Carla Iacono, fotografa concettuale, usa il ritratto per indagare i momenti di passaggio e sondare i territori dell’inconscio. È un percorso autobiografico, nato dal desiderio di puntare il dito contro la noncultura dilagante basata sulla manipolazione e su modelli negativi di cui gli adolescenti sembrano essere le prime vittime. L’adolescente deve imparare a gestire nuovi stimoli e a relazionarsi in modo nuovo; se da un lato sente il bisogno di esplorare la nuova fisicità, dall’altra prova nostalgia per l’infanzia e un senso di inadeguatezza per il proprio corpo in evoluzione. Tutto ciò può causare paure e incomprensioni che innescano meccanismi di autodifesa come aggressività, sfida o isolamento.
I ritratti di Carla Iacono, ispirati alla letteratura e alla psicoanalisi, sono spesso declinati in immagini di sapore fiabesco, partendo dal presupposto che la funzione primaria delle fiabe è essa stessa “iniziatica”. Secondo le teorie antropologiche la nascita e gli elementi delle fiabe si possono far risalire a “primitivi” rituali di passaggio e alle rappresentazioni della “morte”; le fiabe vengono quindi usate in psicoanalisi in quanto offrono struttura e forma per accogliere angosce altrimenti insostenibili.
Cosi le immagini di Carla Iacono, sospese tra poesia e inquietudine, e le storie che ne scaturiscono, sfidano l’indifferenza di chi guarda stimolando riflessioni e ricordi.
Anno: 2015 – Lingua: Italiano/Inglese – Prezzo: € 20.00